venerdì 12 ottobre 2007

Il nucleare si chiama Battista

Il “Corriere” affida a Pierluigi Battista, illustre letterato, il rilancio del nucleare in Italia. Con gli argomenti noti: ne ha bisogno la tecnologia e la scienza, ne ha bisogno il costo del kWh, e ne ha bisogno l’ambiente, anche questo, l’effetto serra. È sempre lo stesso procedimento di contornare il problema per non affrontarne gli sgradevoli fattori. Chi, quale azienda può puntare a fare una centrale nucleare in Italia, se non qualche avventuriero per spendersi i soldi di Bersani, magari a titolo di ricerca scientifica? In Italia non si costruisce niente, nemmeno un benefico acquedotto, o un depuratore di acque, se non si passa in mezzo a innumerevoli sbarramenti, politici, amministrativi, giurisdizionali: tutti vogliono qualcosa (hanno qualcosa da dire) e niente si fa. Si fanno solo centrali eoliche inutili, o centrali solari di pronta obsolescenza, perché lì sono i soldi da grattare - con l'Enel non si può.

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