sabato 6 ottobre 2007
Per "Le Monde" chiedere all'Eliseo
Colombani passa a Sarkozy con dovizia di argomenti. Non per ambizione, da direttore silurato del "Monde" per eccesso di sinistrismo, ma per il repubblicanesimo e altre stoiche virtù. Si può essere ipocriti impunemente. Ma bisogna dire che Colombani non era ingenuo negli attacchi all'Italia per tutto il governo Berlusconi, e anche prima e anche dopo. A somiglianza dell'altro opinion leader straniero in Italia, l'"Economist", il cui direttore Bill Emmott è stato anch'egli poi silurato. Colombani con più spregiudicatezza, arrivando a mettere sotto accusa più volte il presidente Ciampi, con la scusa che non cacciava Berlusconi, benché eletto a grande maggioranza. Era il tempo in cui la Francia si comprava mezza Italia, dagli ipermercati alla Edison e alle banche, e Colombani spalleggiava in realtà la furiosa campagna del destrissimo Chirac, il presidente del 18 per cento dei francesi. In Francia e in Inghilterra i migliori giornali, quelli che fanno opinione in Italia, vengono sempre schierati quando ci sono interessi finanziari o commmerciali in gioco, di volta in volta sulla corruzione, la mafia, Berlusconi: in una serie storica i due tipi di attacchi combaciano sempre.
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