Titolo accattivante, scrittura perfetta, da scuola, promessa golosa di pastiche, quattro o cinque piste che si rincorrono. Ma c’è un seguito? O l’ “Accademia” è accademia? La scrittura della non-scrittura, un tempo detta d’avanguardia, troppa sapienza. A volte i lettori stanno peggio dei redattori, perché non sono pagati per leggere, ma pagano.
Errico Buonanno, L’accademia Pessoa, Einaudi, pp.185, euro 10
mercoledì 31 ottobre 2007
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