Balestrini rifà le Prove d’Autore, nel mentre che nega il ruolo, facendosi scrivere il romanzo dai giornali, a una memoria random del computer affidandone la casuale compilazione a ogni ordinativo, e così offrendo a ognuno il suo “Tristano”. Una delle 109.027.350.432.000 versioni virtuali, dice l’editore. Che magari sono tutte eguali, chissà, Balestrini non ha ancora il suo Contini. Un vecchio Saporta alcuni anni fa dava effettivamente molteplici versioni in un solo libro, smazzando le pagine. Ma Balestrini ama scherzare. Un faticosissimo Eco, il pezzo meglio del libro, rimesta l’ars combinatoria dell’alfabeto. Quid pro quo?
Nanni Balestrini, “Tristano”, DeriveApprodi, pp.144, € 15
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