La tentazione è stata ricorrente, negli incontri e le conversazioni tra St.Moritz e Milano nel lungo week-end dell’Immacolata, di affondare anche Veltroni. Il leader del Partito democratico è sospettato di progettare, col suo partito di provenienza, la liquidazione dell’establishment, o comunque la creazione di un vasto spazio di autonomia.
Nelle conversazioni del week-end ha preso forma anche il “Veltruscone”, una riedizione del “Dalemone”, la campagna di stampa che dieci anni fa contribuì ad affossare la Bicamerale e l’intesa D’Alema-Berlusconi. Ma si è deciso di soprassedere: Veltroni rappresenta l’altra gamba di Prodi. E anche perché Milano è rimasta fredda all’idea. Sia Geronzi che Bazoli sono attestati sul Partito democratico, che in Veltroni s’identifica.
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