giovedì 6 dicembre 2007

I tre colpi in uno di Bertinotti

Che l’Unione, il centro-sinistra confuso di Prodi, sia esperienza esaurita Bertinotti non ha fatto che constatarlo. Si sciolgono e si ricostituiscono i vecchi partiti in forma di movimenti, quello di Veltroni, quello di Berlusconi, e Bertinotti ne prende atto. Poteva non farlo, lasciar vivere il governo. Ma questo non è detto, il governo può ancora durare quell’anno-due che comunque sarebbe stato il suo orizzonte. Mentre Bertinotti coglie tre frutti forse insperati: il ritorno al proporzionale, la costituzione di una vera area di sinistra, invece dei trucioli sparsi del Pci e del Psi, la sua personale elezione a statista, il politico che riconosce i dati di fatto e i rapporti di forza. Un vero politico costituzionale, quasi presidenziale. Per questo fa ombra a Lor Signori, anche giornalisticamente, e non è diventato materia di talk-show, fondi, curiosità, pettegolezzi. Ma in politica i fatti pesano, lo scongiuro non può molto.

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