È questione di giorni e in Kossovo il separatismo sarà cosa fatta, con a capo un Hashem Thaci che è in tutto e per tutto un bandito Giuliano della Serbia. E come quello siciliano inventato anch’esso dagli Usa, da Clinton e la Cia, che dieci anni fa lo posero a capo dell’indipendenza del Kossovo che nessuno richiedeva.
Gli storici tournés politologi intravedono il disegno di una Grande Albania. Con al centro Tirana, satelliti la Macedonia e il Kossovo. Disegno che però non è nelle corde dell’Albania propriamente detta, che ancora fatica a riconoscersi nella sua propria nazionalità. Né in quelle del presunto patrono della Grande Albania, gli Stati Uniti. Il Kossovo è certamente un disegno americano, ma nel quadro di una accentuata ribalcanizzazione dell’area: più pulviscolare essa è, maggiori difficoltà si creano dentro l’Europa, meglio i Balcani e l’Europa saranno governabili dall’esterno e da lontano. Ci sono anche dei documenti del dipartimento di Stato a comprovare da un lato l’interesse al micro-nazionalismo dei Balcani, dall’altro l’assenza di qualsiasi panalbanismo – gli americani parlano in termini grossolani dell’Europa, da Reagan in poi, ma mantengono il senso delle convenienze.
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