Una palla, anzi “un pallone”, alzato a favore di Berlusconi, che a questo punto ha a tiro una serie di schiacciate micidiali. Soprattutto se bisogna votare, se l'offensiva cioè andrà avanti. Sono circolate ieri, e ancora di più stamani, parole dure a Milano contro la messa in onda della telefonata tra Berlusconi e Saccà. Il direttore della Rai ci fa una pessima figura, ma di lui non frega niente a nessuno, mentre Berlusconi giganteggia. Per Bazoli ha parlato Corrado Passera, creatura peraltro di Carlo De Benedetti, per il Gruppo Espresso la direzione generale, forse lo stesso Benedetto. Berlusconi tra l’altro ha spiazzato il fronte passando a sostenere Passera nella sua prova d’acquisto di Alitalia. Mentre il presidente Napolitano spiazzava Milano, ribadendo il suo interesse per un’intesa parlamentare sulle riforme, l’unico modo anche per mantenere in vita il governo e la legislatura.
Sarà durata appena due settimane l’offensiva anti-Berlusconi messa a punto nel week-end dell’Immacolata dai maggiori editori, De Benedetti e Bazoli, per scongiurare la grande coalizione con Veltroni e il Partito democratico. De Benedetti ha prontamente reagito tramite il suo avvocato Pisapia, che ha bollato la messa in onda della registrazione come “un reato gravissimo”. Ma l’incidente potrebbe avere ripercussioni, in quanto Milano non è più certa che De Benedetti non voglia metterli in difficoltà affondando il Pd di Veltroni.
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