lunedì 3 dicembre 2007
Pirelli & C. contendibile
Prima il dividendo straordinario esentasse, poi il buy back, e terzo, se necessario, l’apertura del gruppo alla contendibilità. Dissolta nella zavorra Telecom la sua aureola di mago dei soldi, e anzi umiliato da Prodi e De Benedetti che Telecom gli hanno sottratto a vile prezzo, così lui la pensa, Tronchetti Provera tenta di rifare la macchina dei soldi con Pirelli & C. Il business va bene, e il riacquisto di tutte le quote di Pirelli Tyre non è da escludere. Ma non è col business che si fanno scintille. Mtp vuole rinverdire la giovanile baldanza di dieci anni fa, del superaffare Corning, e poi di Telecom, dal suo piccolo scranno a capo del gruppo di famiglia. Dove ha soci di tutta fiducia. Ma è con un altro occhio che ora guarda al gruppo, non più quello del padrone geloso: le banche sono avvertite e i fondi. È attraverso la sua Camfin che Mtp potrebbe allargare le maglie sul gruppo Pirelli. Camfin ne ha il controllo solido: ha il 44 per cento del patto di sindacato, che controlla il gruppo col 46,2 per cento, più un altro 6 per cento in appoggio a questa quota. Una terza quota del 3 per cento sarebbe alienata da Camfin su questa partecipazione extra-patto, in aggiunta a quelle già detenute da Amber Capital e Centaurus Capital, in modo da portare, seppure solo simbolicamente, il controllo Mtp su Pirelli & C. sotto il 50 per cento.
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