zeulig
Amico\Nemico – Era la politica – la ratio politica – di Carl Schmitt negli anni 1920. Era allora la politica delle ideologie inconfrontabili. Oggi è la politica dei gruppi di potere.
Dio – Se è Dio, non ha bisogno di esibirsi. Da qui il problema dell’inconoscibilità.
Lo risolve la Rivelazione? Sì, come la fede – se si crede a occhi chiusi.
È – impersona – amore e giustizia.
Forse per questo non parla, da qualche tempo. È mutevole.
Ma o fa tutto, come usava, o non è nulla. Il libero arbitrio lo rende inerme – lo riduce a un metro.
È una presenza assente. Non ci si può contare, poiché ha abbandonato Gesù Cristo.
Eroe – Quello positivo è un mito cristiano.
Fede – Il suo problema è la razionalità: è troppo immaginativa per la logica.
Femminismo – Riafferma la differenza femminile nel mentre che la nega. Non dialetticamente, non è il “razzismo anti-razzista” dell’“Orfeo Nero” di Sartre. È un’ideologia e un’ontologia. E sovverte ogni rapporto, parentale, affettivo, di lavoro, sociale. Ma resta contraddittorio equindi non libera nessuno, restringe gli spazi degli stesi soggetti che afferma di voler liberare.
È una forma del narcisismo, passione femminile dominante. Che si esprime nella domanda di diritti, se non v si esaurisce. Senza esserne intaccata: le donne non sono per questo più democratiche, generose, compassionevoli.
Cristo uomo e donna è fantastico, Freud sarà stato il più subdolo – maschile o femminile? – tentativo d’infeudamento della donna. Attraverso il maschile\femminile, la normazione del fondo sentimentale di bisessualità, che è un togliere alla donna e dare all’uomo. Non modifica i rapporti di forza, nella logica Amico\Nemico, non apre nuove possibilità alla donna, se non di lavorare in pubblico, in fabbrica o in ufficio, nel mentre che fa i figli, come già usava in campagna nel vecchio patriarcato, l’area maschile allargando per il solo fatto di alleviare i sensi di colpa.
Sarebbe stato, sarebbe, meglio dire indifferenziati uomo e donna, se non per genitali e la funzione procreativa – che assurda asenza, la procreazione, nel freudismo. Filosoficamente è così. Non so sono stati, non lo sono, nella società e nella storia, ma questo è ininfluente, la storia è mutevole.
Giustizia – Vuol’essere equanime, ma soprattutto ponderata, non ostile. Deve ristabilire le condizioni, non affermare un potere.
Libertà – Non è naturale. La paura sì: lo schiavo tende a essere grato.
Morte – Si muore e si nasce a ogni istante.
Nulla - È il punto di partenza, non può essere quello di arrivo della filosofia. È il vizio della filosofia contemporanea, girare sul suo asse.
Problemi di base – Se Berlusconi ne sa più del diavolo, non sarà allora Dio?
Perché i giudici credono agli assassini, ai corrotti, ai bancarottieri? Contro coloro che bene o male stanno nella legge.
Razionalità – Con la fede è un problema, troppo indigente.
Storia – Dio non può cambiare il passato, la storia sì. Questo a Dio non piacerà – ne va della sua esistenza. Ci sono per questo catastrofi.
zeulig@gmail.com
mercoledì 12 dicembre 2007
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