martedì 22 gennaio 2008

Crisi da copione, della commedia dell'arte

Rivista in sezione e nella tempistica, la crisi è da copione. Il partito Democratico vuole elezioni subito, per schiacciare la contestazione diessina, e prima di un congresso che ridia peso agli ex Dc rispetto agli ex Pci. Il processo all'Udeur, provocato da un esponente Pd, e la contemporanea convocazione dei referendum, fa scattare il grilletto Mastella, già dichiaratamente caricato comntro i rederendum stessi. Due mesi ora si perderanno per l'inutile constatazione che non si può rifare la legge elettorale - o anche per farla, ma su base fortemente bipolare e maggioritaria, seppure col proporzionale. Quanto è necessario per aprire i comizi elettorale e votare a maggio o a giugno.
Nei fatti si va per improvvisazione. Il Procuratore Capo di Capua è bene un signore capace di arrestare tutto l'Udeur. Mastella ha tutto da guadagnare e niente da perdere dalla elezioni. Veltroni invece potrebbe perdere tutto subito: l'inveitabole sconfitta dle centrosinistra sarà anche la sconfitta del Pd, anche se dal 25 per cento del voto salisse al 30 invece di scendere al 20. Ma è bene questo un copione, quello della commedia dell'arte, con personaggi eterni che "improvvisano", cioè si ripetono.

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