Il 40 per cento del reddito fisso è in Italia di pensionati. Del reddito che paga le tasse senza partita Iva, cioè, senza la possibilità di dedurre spese di produzione e ammortamenti. Il pensionato è anche fra tutti quello che meno può arrotondare con la seconda e terza occupazione in nero, come si è sempre fatto in Italia ben prima che lo scoprisse il professor Gallino. È per questo odiosa, perché è crudele, la politica di aumento delle tasse che il governo di centrosinistra, unico in Europa, persegue. Sono aumentati tutti i bolli, alcuni più volte, dalla televisione alla circolazione, alla tassa sul conto corrente, eccetera. Sono aumenta le addizionali comunali e regionali Irpef. Sono aumentati ovunque i coefficienti dell’Ici. Un fardello specialmente odioso, considerato che tutti hanno una seconda casa, quella del paesino d’origine, che non possono vendere nemmeno se volessero. Molti Comuni, Roma capofila, stanno imponendo la revisione dei coefficienti catastali a spese dei proprietari, e con la pretese di cinque anni di arretrati dell'Ici qualora i coefficienti aumentino. In termini tariffari, di costo per un servizio, la Tarsu e il minimo per l'acqua sono ridicolmente alti ovunque per una o due persone, sono la vecchia imposta sul sale. Pesano di più, inoltre, su questo quaranta per cento d’italiani i ticket sulla sanità: perché con l’età si ha più bisogno della sanità, e le procedure per l’esenzione sono farraginose e arbitrarie.
Dopo il raddoppio dei prezzi in omaggio all’euro, e il secondo raddoppio per il petrolio, la sanguisuga fiscale: questa ferocia non è senza conseguenze economiche. L’impoverimento del reddito fisso è una delle due componenti dell’impoverimento della domanda, che ha bloccato l’economia – l’altro è il reddito insufficiente e precario delle classi d’età fino ai 30-35 anni. Che il ministro dell’Economia, coi suoi “bamboccioni”, non si sia accorto di questa evidente verità lo definisce. Ma è tutto il governo del Professore d’Economia che non lo sa. Anche aprile è crudele, nella poesia, ma fa sbocciare qualcosa, mentre qui c'è il deserto.
La sinistra si connota per l’irenismo, e quindi c’è da interrogarsi se il Prodi dracula è di sinistra – non lo è: lui è una maschera di Andreotti. Contro questi prelievi costanti fa valere una serie di provvedimenti di sostegno del reddito, ma giusto per intorbidare il quadro. Sono minimi, cento-centocinquanta euro, una tantum, inappetibili, e comunque difficili da ottenere: assegnetto agli incapienti – chi è un “incapiente”? -, assegnetto alle pensioni minime, assegnetto alle giovani coppie in affitto, con procedure da incubo, e di nuovo le fasce sociali per l’elettricità e il gas, che sono impraticabili in regime di mercato.
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