Ha offerto 39 centesimi per azione, la metà della quotazione di Alitalia due mesi fa, e ora ha deciso di non pagare niente. Anzi di prendersi l’Alitalia con un bonus, un po’ di soldi pubblici, magari per tenere aperta qualche rotta intercontinentale da Malpensa. Il rilancio a rovescio di Air France ha deluso Prato, e ora in Alitalia i piloti e quanti altri sostenevano la soluzione francese hanno paura. È l’effetto dell’inconsistenza dei nordisti, di Passera & co., è il loro giudizio. Per cui Af trova ora comodo aspettare che si formi il nuovo governo, a maggio, e che il nuovo governo abbia il tempo di ricominciare a occuparsi di Alitalia.
L’ostilità è perfino pronunciata contro il governo dimissionario, che non ha saputo trovare una soluzione dignitosa. Ma la paura è che, quale che sia il nuovo governo, il passaggio a Air France avverrà con la compagnia prostrata e forse anche da smembrare.
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