lunedì 18 febbraio 2008

L'autodeterminazione, nuova arma Usa

Nasce trionfalmente per gli Usa il 51mo Stato, in lingua, colori e immagini di fondo amerikane. Uno Stato non da costituzionalizzare ma da agitare come una clava. Come sarebbe avvenuto con la Sicilia di Giuliano se avessero vinto le sinistre. Come sarà il Tibet e ogni altra regione della Cina quando sarà necessario far scoppiare l’impero nazionalcomunista. O la Cecenia e ogni altro posto della Russia periferica, l’India, il Pakistan. L’America ha un disegno nella fieristica fantasmagoria di libertà di Hashim Thaci, usare l'autodeterminazione come arma. Si è preparata, come sempre usa fare, con gli Studi e l'ideologia del comunitarismo, e li mette in opera. Per i Grandi Statisti dell’Europa è diverso, è l’accettazione di questo disegno, da dilettanti della vecchia diplomazia dei cocktail parties, e da imbelli: potrà scoppiare anche l’Europa, come la Russia e Cina, se sarà necessario.
Si può discutere l’irredentismo, se è necessario, e a quali fini – il Kossovo è poco più grande dell’Alto Adige o Sud Tirolo. Si può discutere se l’Europa è il superamento delle nazionalità, o la loro affermazione, stando a tutto quanto essa ha fatto, sotto la subdola leadership tedesca, nell’ex Jugoslavia. Non si può discutere la natura del Kossovo, uno stato creato dagli Stati Uniti nei modi peggiori con le peggiori intenzioni. Usando dei banditi. Trafficando droga e armi. Bombardando la Serbia. Per assediare la Russia. Bloccare l’unità europea e se necessario scardinarla – una diecina di Kossovo sono possibili nell’Europa orientale. Imbordellire la Nato, che non si sa più che cos’è - le valorose truppe italiane si troveranno a “mantenere la pace” con quelle kossovare.
L’Europa dice di pilotare il processo, ma illusoriamente, solo perché manda schiere di funzionari multipagati per non fare nulla, tutto quello che sanno fare. Domani spenderà in Kossovo anche dei soldi, forse molti soldi, ma ugualmente per nulla: non è uno Stato europeo che nasce ma una dépendance Usa. Di fronte alla tante sberle che hanno preso, è anzi lecito pensare che D’Alema e compagni, filokossovari e filoamericani a vario titolo, facciano ammuina, per dire “ci siamo anche noi”. Per incapacità forse, per debolezza sicuramente: sarebbe gioco da bambini domani squinternare l'Europa, in Spagna, in Belgio, in Romania, nella stessa Italia, in Irlanda.

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