La Russia è il sesto mercato estero dell’Italia. E quello dove l’interscambio più cresce da quasi un decennio, dopo la svalutazione del rublo, in media di oltre il 20 cento l’anno. Per effetto del caro petrolio naturalmente, che per l’Italia si riflette sul gas, di cui la Russia è la maggiore fornitrice. Ma anche per la crescita delle esportazioni, a ritmi vicini al 30 per cento l’anno. A opera del comparto macchine utensili, e abbigliamento-casa.
Nel 2007 la Russia è stata il sesto partner commerciale dell’Italia, dopo la Germania, in ordine, la Francia, la Spagna, gli Usa e la Cina, alla pari con la Gran Bretagna. Le esportazioni sono cresciute nell’anno del 25,6 per cento, le importazioni di un più normale 5,6 per cento, malgrado il caro petrolio. A gennaio sono cresciute del 29,6 per cento, rispetto alla crescita media pur considerevole di tutte le esportazioni, dell’11,4 per cento. Gli scambi dovrebbero accrescersi ancora di più con l’inevitabile ingresso della Russia nella Wto, l’organizzazione mondiale del commercio.
giovedì 24 aprile 2008
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