C’è l’attacco sincrono del terrorista duro e puro. Anche se dal mare e non dal cielo, e contro Israele e non contro gli Usa. E c’è il detonatore nascosto nelle scarpe di una donna, nel tacco. C’è anche, alla fine, la sorpresa della sorpresa che fa il successo da un decennio del giallo d’azione, il tradimento del tradimento, eccetera. E rende giustizia a questo scrittore eccezionale, per conoscenza degli ambienti (conosceva perfino gli intrighi di Milano) e capacità di fabulazione, la cui lettura il politicamente corretto ci aveva limitato a suo tempo a “Topkapi”, per il film. Uno scrittore a lungo semiclandestino. Non per altro, l’uomo era ben orientato, ma per non essere un compagnuccio della parrocchietta.
Eric Ambler, Il levantino, Adelphi, pp.250, €12,50
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