mercoledì 11 giugno 2008

Passera verso Alitalia. Arpe in Intesa?

È Corrado Passera la scelta del governo per gestire il salvataggio e il rilancio di Alitalia. È una scelta “milanese”, di Ermolli e gli ambienti d’affari coinvolti, e quindi anche di Berlusconi. Ed è la scelta di Fini, che con l’ad di Intesa ebbe proficui scambi di vedute quando lo stesso amministrava le Poste. È il successo di Passera nella ristrutturazione e il rilancio delle Poste, l’unica azienda dello Stato dove si è fatta con successo la formazione del personale, dove si è innovato radicalmente con successo, e dove è entrata la cultura della produttività, a consigliare questa indicazione. Che incontrerebbe il desiderio dello stesso Passera di cambiare azienda e settore, non trovando più in Intesa, dopo la fusione col San Paolo, stimoli a continuare.
La nomina si farà quando sarà stato individuato il suo successore in Intesa. È a questo proposito che il nome di Matteo Arpe è emerso, l’ultimo dei giovani innovatori della grande banca, dopo Profumo e lo stesso Passera. Arpe aveva a suo tempo contrastato con durezza, da amministratore delegato di Capitalia-Banca di Roma, il passaggio del gruppo romano a Intesa. Ma di questo non gli farebbe colpa Bazoli, che di Intesa è a tutti gli effetti il dominus: il mancato acquisto di Capitalia viene addebitato in Intesa alla resistenza di Cesare Geronzi, dominus del gruppo romano incontrastato. La nomina del nuovo ad del resto Bazoli deve ora contrattare con i suoi nuovi soci di Torino. E questa inaspettatamente sarebbe la carta più a favore di Arpe: consentire a Bazoli di chiudere la falla prima ancora che si apra.

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