Doveva essere il presidente del consiglio in persona a chiamare Passera e convincerlo a lasciare il transatlantico Intesa per la goletta Alitalia. Il piano di rilancio prevede “una forte discontinuità gestionale”, e molti nella maggioranza, da Fini a Letta, Bossi incluso, ci avrebbero visto volentieri l’ex ad delle Poste, che ha risanato e rilanciato al punto che hanno migliorato il servizio e fanno pure utili. Berlusconi però non l'ha chiamato.
A corte nessuno sa perché, e le ipotesi si moltiplicano. Si dice che Passera è in fondo l’uomo di Bazoli, dopo esserlo stato di De Benedetti, due nemici di Berlusconi. O che la cordata che Passera ha messo su contiene nomi non graditi. O che l’uscita di Passera verso Alitalia doveva essere bilanciata da una nomina gradita in Intesa-San Paolo. Insomma, si vaga nel buio.
C’è anche la teoria che Passera non è gradito perché è pelato. Gli uomini di Berlusconi devono avere chiome folte, o rinforzate - le eccezioni Urbani e Bondi, che Berlusconi non ha propriamente scelto, sono confinate alla cultura.
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