Camilleri infaticabile, è a un libro ogni quindici giorni, ed è anche girotondino, del giro dell’IdV, ripubblica la raccolta di elzeviri edita l’anno scorso dalla pistoiese Libreria dell’Orso, con postfazione del libraio Giovanni Capecchi. Sono moralità, umori, mitologie barthesiane in tono minore, molto minore.
“Il casellante”, che ha l’aria di uscire dal cassetto, ha invece il graffio. Dopo la sirena, Camilleri riscrive un'altra figura mitica, Driope che fu trasformata in albero, per avere cogliendo un fiore ferito una ninfa, all'ombra del quale il marito porterà a giocare il loro bambino. Camilleri ne fa il racconto di una felicità a due e un desiderio di vita inattaccabile da tutte le miserie umane, la mafia, la guerra, gli stupri, i bombardamenti. Che si fa leggere come un romanzo d’appendice ma segnando forti presenze – più vive per una volta della bandella di Salvatore Silvano Nigro.
Andrea Camilleri, Racconti quotidiani, Oscar Mondadori, pp.106, € 9
Il casellante, Sellerio, pp.147, €11
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