Ripubblicata nella serie nera della Herne, i libriccini che Castelvecchi traduceva nella collana Etcetera (Derrida sui giornalisti, il perdono, lo spergiuro, etc.), l’invettiva di Céline contro Sartre, che lo voleva condannato per collaborazionismo, sorprende non solo per l’arguzia, sempre vincente nello scrittore contro il filosofo, ma anche per un senso di verità.
Completano il volumetto, tra altri testi, i “Taccuini del corazziere Destousches”, una prefazione inedita al “Semmelweiss”, e le tre paginette definitive sull’argot uscite su “Arts” il 7 febbraio 1957.
L.F.Céline, A l’agité du bocal, L’Herne, pp. 86, €9,50
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