Si ride molto nell’antichità, da Omero a Democrito, il primo materialista, che Luciano chiama “l’uomo che ride”. Ma questo “Philogelos”, repertorio di circa 270 barzellette, non è specialmente brillante. Se non che lo scholastikòs, l’intellettuale, vi è lo sciocco per eccellenza: come manuale di autoflagellazione c’è di che. Con un paio di altri motivi per la riesumazione.
Pubblicata curiosamente in edizione popolare in contemporanea con la Francia, con l’ipereconomica Mille et une nuits, dopo secoli di edizioni per cultori della materia, l’edizione italiana si avvale di un’introduzione di Tommaso Braccini, e di un saggio ghirigoro di Maurizio Bettini. Dimostrando due cose. Che l’inflazione c’è: il libriccino italiano costa tre volte quello francese. E che mai l’intellettuale è stato così sciocco, il “Philogelos” è utile termine di paragone, in tv, nei giornali, nei libri, e nell’IdV, l’Italia dei Vuoti.
Tommaso Braccini, a cura di, Come ridevano gli antichi, Il nuovo Melangolo, pp. 158, € 10
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