Victor Diaz Silva, l’assassino di Federica Squarise, è uno spacciatore. Noto per essere uno spacciatore in tutta Lloret de Mar, nelle piazze, i bar, i ristoranti, le discoteche, le spiagge, e anche alle casalinghe. Quindi pure alla polizia. Ha assassinato la ragazza perché lei non cercava droga e forse ha minacciato di denunciarlo, magari non a Lloret de Mar, dove l'uomo si sapeva protetto. Questa è tutta la verità.
La polizia non ha arrestato Diaz Silva, come avrebbe dovuto una settimana prima, perché tocca alle mafie della droga accertare le colpe in quel particolare settore. Diaz Silva è stato arrestato quando i suoi controllori lo hanno consegnato. Gli investigatori italiani che sono arrivati in Catalogna per collaborare alle indagini lo sanno per certo, anche se naturalmente non ne hanno le prove, il capo della Polizia Manganelli lo ha spiegato al ministro degli Esteri Frattini.
La movida in Spagna è droga facile, controllata e non letale: fumo, pasticche e cocaina. Che la polizia controllata, attraverso i canali consolidati di smercio. Ai quali demanda l’“ordine”. Il miracolo spagnolo è fatto di droga e immobiliare, si sa. Il turismo della Costa Brava prospera sulla droga facile, specie per i giovani italiani e centroeuropei. È una sorta di riviera romagnola, con più palazzoni e meno mare, insomma non più bella, ma con la droga per tutti.
Il contenzioso tra Italia e Spagna che ne è nato è sullo spaccio, sia pure controllato. La Farnesina che minacciava ritorsioni sul turismo italiano questo intendeva: spiegare la movida agli italiani. Si è detto che Boada, il vice-ministro che l’assassinio ha imputato all’Italia, “serva di Berlusconi”, è in mano ai cartelli della droga, ma non c’è bisogno di queste agudezas. Altrove un governo che prosperasse sulla droga, come quello catalano, negherebbe e spergiurerebbe di no – non s’è mai visto che Noriega o i colombiani si facessero gloria della cocaina. In Europa è invece possibile, e anzi motivo di vanto, specie a sinistra purtroppo: Boada sicuramente si ritiene migliore di Berlusconi.
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