domenica 3 agosto 2008

Berlusconi scopofilo - 1

Dunque non sono le donne di famiglia a imporgli di raccomandare le attricette, per loro c’è un pomeriggio in agenda, una dietro l’altra, a palazzo Chigi. Nell’agenda affollata che Berlusconi ha con cura preparato ed esibito ai fotografi della sua giornata strapiena di cose da fare, ben tre ore sono prese nel pomeriggio da tre belle donne in cerca di ruolo. Se è l’agenda tipo, il capo del governo italiano rischia di emulare i presidenti francesi della Quarta Repubblica, che anch’essi non avevano null’altro da fare, e uno anzi sarebbe morto in piedi.
O forse vuole dare ragione alla Guzzanti. Ma lì non c’è gara: non c’è nella destra di Berlusconi, che anzi l’ha disinnescata, un centesimo della violenza di Sabrina Guzzanti, il comico Grillo e il bieco Di Pietro a piazza Navona (c’era anche Nanni Moretti?). Un ludibrio, soprattutto sessista. Guzzanti  non deve avere tute le rotelle a posto, ma – come di dice – gli opposti si tengono.
Berlusconi imprenditore, come ama ricordarsi, si sarebbe licenziato, avrebbe licenziato il presidente del consiglio che riceve le signorine in ufficio. È vero che dalle finestre dell’ufficio ha la visione a ogni ora del giorno della colonna Traiana, potente erezione. Ma l’orario di lavoro prevede solo piccole pause, per il caffé e la sigaretta. E palazzo Chigi ha anche belle finestre sul cortile interno.
D’altra parte Berlusconi è “settantino”, direbbe Camilleri, è uomo d’esperienza, e palesemente esce indenne da queste giornate massacranti. L’ipotesi che si fa è dunque che ognuna delle attrici sia specializzata in ruoli differenti. Non necessariamente drammatici, con catarsi finale. O che l’illustre uomo di Stato sia uno scopofilo. Uno che ama guardare, naturalmente il bello. E che dopo una giornata di Scajola, Mauro Masi, Bossi, Ghedini e Previti, si rifaccia l’occhio. Anche per non passare la notte con gli incubi.

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