Un prefetto di Roma che vuole proteggere i rom contro quel fascistone di Alemanno, alla pari di “Famiglia Cristiana”, li vuole sciuscià. Non è il massimo. Anzi, è un obbrobrio: uno si chiede come ci sia arrivato, a prefetto di Roma. Ma questo è il problema dei prefetti – come si diventa prefetti di Roma? Il problema nostro è che questi prefetti, che una volta erano fascisti, si è sempre detto che l’istituzione prefettizia era centralista e fascista, da qualche tempo sono progressisti e anzi molto di sinistra. Fino al recupero dell’ex prefetto Serra, che originariamente si era schierato come doveva con la destra, e al candidato a sindaco di Milano. Milano, la capitale morale d’Italia, non ha trovato altro candidato progressista a sindaco che il suo ex prefetto, per giunta non milanese. Il problema si pone anche per dare certezze a "Famiglia Cristiana", nella sue recente incarnazione antifascista: non vorremo mandarla a braccetto coi prefetti?
Dov’è finita la politica è un problema ormai vecchio, a sinistra. Tra giudici felloni o carrieristi, generali, carceri, manette. Ora si aggiungono i prefetti, che non hanno nemmeno la protezione sovrana del Csm. Di che cosa ha paura questa sinistra? Perché non si fa una bella lavata di coscienza, o non si mette da parte? Le banche e i giornali (delle banche) la tengono su, ma come un punching ball, per beccarle.
giovedì 14 agosto 2008
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