Le banche centrali occidentali mettono giovedì 18 duecento miliardi in Borsa, il governo americano annuncia un fondo di solide obbligazioni del Tesoro contro i debiti emergenti della speculazione a lungo termine sui mutui, le Borse reagiscono con rimbalzi del 4 e 5 per cento. Ma tutto questo non fa notizia per i telegiornali e la stampa. In aggiunta all’Alitalia, hanno altri argomenti di maggiore interesse: i sans papiers alla Tour Eiffel, la Guzzanti, Mediobanca. Il “Corriere della sera”, che per la crisi finanziaria ha una pagina interna, per la governance di Mediobanca ne ha due e mezza.
Uccide la propria bambina con un colpo alla nuca. Dopo averla presa a scuola, portata in un parco, e averla fatta inginocchiare. Poi la chiude nel bagagliaio dell’auto. Per una forma, si dice, di depressione.
Si parla di depressione per avere cancellato la categoria della follia. La quale ha certo provocato la follia dei manicomi. Ma consentiva di controllare e anche prevenire la violenza. La categoria andava quindi riformata e non abolita. Ma la psichiatria trova più comoda la depressione: la avvicina alla terapia soft, analitica, e apre un big business.
Giovanna Marini fa un concerto sabato 20 a Massa, con la bamda popolare della scuola di musica di Testaccio, la prima del genere, ha già trent’anni, al teatro comunale Guglielmi, gratuito. “La Nazione” di Massa ne parla, “Il Tirreno” no, il quotidiano impegnato. Ha cinque pagine di cronaca di Massa, e altre cinque, che non sa come riempire, di spettacoli, ma niente. Giovanna Marini è di Rifondazione? O è democratica dissidente? Il sindaco di Massa Pucci, cui il teatro Guglielmi fa capo, è anch’egli un dissidente, si è fatto eleggere contro il candidato ufficiale del Partito.
Il premio Forte dei Marmi va quest’anno a Michele Santoro per “Annozero”. È un premo alla satira. È “Annozero” televisione satirica?
Il premio si festeggia alla Capannina di Franceschi, luogo di ritrovo delle figlie della buona borghesia.
Si arrestano in Toscana e amministratori comunali e imprenditori della segnaletica stradale. Che d’accordo, e a percentuale, tarano difettosamente gli autovelox e i semafori T-Red. Per “tassare” gli automobilisti. Non di poco: i comuni interessati fanno “fatturati” di milioni di euro con un solo autovelox o un T-Red, l’anno.
Ma non è tutto. “Il Tirreno” non dice di che colore sono le giunte incriminate – di sinistra.
Da Lido di Camaiore a Marina di Massa, una trentina di chilometri, il lungomare è servito ai due lati da larghe piste ciclabili, ben pavimentate, ben segnalate e protette. Ma i ciclisti vanno tutti sulla strada. Tutti no, quattro su cinque, escluse cioè le mamme coi bambini.
Viene D’Alema a Carrara, al festival Con-vivere, dove la folla riempie il corso Rosselli per ascoltarlo, e troneggia. Schernisce, sghignazza, dice la sua con degnazione. Non è un caso, è suo vezzo costante, da Floris, o da Vespa. Come se avesse vinto lui nel 1998, nel 2000, nel 2001, nel 2006, nel 2008. Con la sua superiore cognizione di tutto, degli elettori e degli affari internazionali, la speculazione delle banche, il Libano e l’Iran, Gheddafi e Osama. Dove trova tanta sicumera? Nel centralismo democratico: sono il capo e quindi il migliore.
Anche quella folla che non lascia la sedia nel viale malgrado i reumatismi: vuol’essere confermata, che il capo ha sempre ragione.
L’europarlamentare Donnici presenta a Strasburgo un’interrogazione contro la giunta Loiero alla Regione Calabria, che spende otto milioni come sponsor delle Nazionali di calcio fino al 2010, e si merita per questo mezza pagina del “Corriere della sera”. L’onorevole cosentino, dell’Italia dei valori, ex della lista Occhetto, ha dei conti da regolare col suo schieramento, quello di Loiero, la sua denuncia della Regione Calabria alla Commissione europea può non stupire. Ma il “Corriere della sera”?
Al Sud non succede niente che non faccia scandalo grave. Anche se il denunciante è l’onorevole Donnici.
Il ”Corriere della sera” impagina domenica 7 il “travaglio di Epifani” attorno a due modelle che sembrano manichini. È la stessa impressione che dà l’amletico segretario della Cgil, confrontato dal legame salario-produttività. La Cgil non è contro, la Cgil è realista, moderna, eccetera. Ma che una parte del salario sia legato alla produttività, e magari detassato, e ogni lavoratore ci ambisca, questo no: dove finisce allora il controllo del sindacato sul lavoratore? Perché di questo si tratta, a questo s’è ridotta la Cgil.
Lady Ciccone, Madonna Ciccone, “Repubblica” e “Corriere” e “Messaggero” fanno a gara nell’esibire per la star la connotazione diminutiva, di figlia di emigranti, per di più meridionali. Non per la concorrenza, perché tutti i giornali ne magnificano il concerto, danno indicazioni per gli accessi, trovano i biglietti esauriti. Disprezzo della donna? Sì – quanta passione invece per Celentano, negli stessi giornali negli stessi giorni. Ma a opera di giornaliste femmine. Disprezzo per l’emigrazione pulciosa del Sud. Certo, ma a opera magari di giornalisti meridionali. È la stupidità che regge l’Italia. Che se cerca un primato ce l’ha: è la democrazia totalitaria della stupidità, che sempre è violenta. Non la superficialità: proprio la cattiveria degli straccioni.
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