Trova difficoltà il ministero degli Esteri a seguire la Francia nella sue ultime evoluzioni in Europa. Il tentativo di prolungare la presidenza francese oltre il semestre. E ora il fondo sovrano, che rompe ogni regola di mercato. C’è sorpresa e anche preoccupazione alla Farnesina, per la mancanza di alternative.
Berlusconi aveva puntato con Frattini a una politica di stretto fiancheggiamento della presidenza Sarkozy. Per sintonia personale e politica. Ma soprattutto per mancanza di alternative. Il governo tedesco non parla con nessuno. Zapatero ha scartato, coprendo le sue difficoltà con l’antitalianismo. E Gordon Brown sembra intenzionato a rilanciare il laburismo, come carta vincente elettoralmente con la crisi: per ora è una porta chiusa.
La linea della Farnesina è sempre filo-francese. È stata rilanciata e praticamente definita la partecipazione di Air France in Alitalia. Va avanti il progetto del nucleare con tecnologia francese. Ma con preoccupazione. E soprattutto con la ricerca convulsa di salvare quello che resta della Ue dopo la duplice offensiva di Sarkozy.
Si rispolvereranno le famose troike, per patrocinare il governo euroscettico della Repubblica Ceca, prossima presidente di ritorno, col governo uscente, cioè con la Francia, e con quello che subentrerà a luglio. Ma sul piano della concorrenza Frattini non ha vie d’uscita: deve incassare il rituale inutile no di Bruxelles al rifinanziamento di Alitalia, e non ha modo di bloccare l’intervento di Parigi a protezione dei suoi campioni nazionali.
venerdì 24 ottobre 2008
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