Si conferma che Calvino è piacevole “ordinatore” – la sua opera più stabile rimarrà la raccolta delle fiabe, alla Perrault, alla Grimm. È miglior analista che scrittore: sa quello che vorrebbe scrivere meglio di quanto riesce a dire narrando, vivace nella critica quanto noioso nel racconto. Ma anche nella critica arriva dopo: non inventa ma dà ordine. È piacevole perché è colto e educato, preciso e chiaro, nelle schede, gli articoli, i saggi, in queste lezioni. O meglio, è acuto. Quanto a scrittura, anche qui è faticoso: “Prima ancora che la scienza avesse ufficialmente riconosciuto che l’osservazione interviene a modificare in qualche modo il fenomeno osservato, Gadda sapeva…”, si potrebbe dire, forse con più esattezza, sicuramente con più pregnanza, con metà delle parole.
Italo Calvino, Lezioni americane
domenica 23 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento