Ogni settimana c’è un viaggio a Roma per il Centro Italia. In media. Un’organizzazione di bus e treni speciali a opera delle federazioni sempre in piedi dell’ex Pci, e della Cgil. Che portano a Roma fra il mezzo milione e, finora, i tre milioni di persone, più di tutti i romani, Ostia e Fiumicino comprese. Si dice che vengano da tutta Italia. E qualche vagonata di napoletani c’è. Ma è residua, i napoletani non ne hanno più voglia, benché la gita sia gratis. Mentre non ci sono i lombardi, i piemontesi e i liguri, non i triveneti, né i pugliesi, i siciliani e i sardi.
Cinquanta-sessanta gite politiche di massa costellano la vita a Roma ogni anno. Specie a ottobre-novembre, per la famigerata finanziaria, ormai sinonimo di tagli e tasse. Sabato 24 ottobre 2008 Veltroni ha mobbilitato i suoi, due milioni e mezzo di persone, anch’essi più di tutti i romani, per venire da ascoltarlo, anche se non ha nulla da dire. Giovedì 30 i sindacati hanno mobbilitato i loro, un milione di persone. Venerdì probabilmente altrettanti torneranno. Roma c’è abituata, ha milioni di turisti, e quindi sa incassare le folle. Anche se, purtroppo, la mobbilitazzione è invenzione mussoliniana, l’adunata oceanica – in questo Asor Rosa ha ragione, stiamo peggio che nel fascismo: almeno lì il nemico era dichiarato.
Tra una mobbilitazzione e l’altra il centro di Roma è comunque occupato un giorno su due: dagli studenti, dalle mamme con i bambini dell’asilo, dai gay, dalle prostitute, dai difensori dei rom, e dai nemici dei rom. E anche a questo la città è abituata: sono un maniera diversa di trovarsi insieme, forme festose. È pure commovente che, mentre il mondo cambia ("crolla"), i riti in Italia restino immutabili. Anche se, ogni azione tende a un fine, si sa, ma la gita a Roma che effetti produce? Abbatte il governo? Lo scuote? Abbatte i baroni? Porta più soldi? Il blocco dela didattica a Scienze a Firenze, locale, limitato, ma vero sciopero, che ha ributtato indietro all'università i (pochi) soldi dei precari, ha creato e crea più problemi che le adunate.
Il solo effetto che si vede è la formazione dei quadri politici attraverso la mobbilitazzione. Forse i ragazzi hanno sentito che l’età dei capolista alle elezioni si abbassa sempre più, siamo ai venticinquenni. Forse i partiti nascenti puntano ai giovanissimi. Fatto è che da quasi un mese, tra manifestazioni e contromanifestazioni, un volta si sarebbe detto tra sinistra e destra, piccoli gruppi di ragazzi s’inventano ogni giorno una forma di protesta per andare sui giornali. Pensando di rifare il Sessantotto, ma quello che ripetono è il linguaggio di “Porta a porta” e di Santoro. Che è il linguaggio della politica, certo.
Ecco, la novità è che la politica non si può più permettere i funzionari. E utilizza la mobbilitazzione per averli gratis. È il mercato.
martedì 11 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento