Ben prima di Bossi e Grillo, un libro cattivissimo. Grottesco dalla prima pagina, col Professor Subissoni, anarchico di Spagna, Giocondo Giocondini, Dc in pectore, un Sempronio Semproni subito dimenticato, e un Oddo Oddi, sa esserlo per trecento pagine, exploit inconsueto nel genere. In un teatro urbinate di nebbia, neve e bicchierini, dopo le bombe di piazza Fontana. Con la misura della dismisura, con immagini feroci di Carlo Bo, Calvino, Natalia Ginzburg. Intimidatorio anche, al punto di prendersi il premio Viareggio, benché fosse l’anno del più corposo “Corporale”. Volponi gaddeggia, kafkeggia, insomma si diverte e, non prendendosi sul serio, diverte ancora.
Paolo Volponi, Il sipario ducale, 1975.
venerdì 12 dicembre 2008
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