giovedì 5 febbraio 2009

Secondi pensieri (22)

zeulig

Amore - È costante nella storia più della natura di Dio e di ogni altra legge morale.
È ritenuto insoddisfacente, ma l’alternativa che si cerca, contrattualistica, è inconsistente. O agghiacciante, dovendo essere coercitiva.

Se assoluto, è invenzione intellettuale. Romantica, ma del genere intellettuale: riflessiva a metà. È il frutto, avvelenato, degli otia, il tramite della dépense – l’uomo non è mai pratico Le donne, e gli uomini politici, ne conoscono invece i limiti.
L’amore assoluto entra nella storia con la nobilitazione della borghesia, insieme con lo sport, il viaggio, la conversazione, e altre superfetazioni. È parte costitutiva dela nobiltà dello spirito, quando ce n’era una.

Angeli – Non volano. Appaiono.

Dio – Originariamente quello morto, quello di Nietzsche, era il Dio cristiano. Quello che muore da qualche tempo è il mondo in realtà: la morte di Dio è la morte del mondo. Per disappetenza, più che altro: la disperazione da sazietà è un po’ confusa.

Diritti – Si fanno valere contro lo Stato ma li fa valere lo Stato. Possono valere contro gli usi, la tradizione, la mentalità, contro la discriminazione razziale, o sessuale, o naturale (animali, piante), ma sempre in ultima istanza contro lo Stato: i diritti sono degli individui, anche quelli di genere e razziali. C’è in questo una contraddizione, che fa capire l’insufficienza che l’epoca dei diritti presenta per le libertà, anche se non la spiega.
Resta ancora da risolvere il problema dello Stato.

Fede – Si crede sempre, anche quando non si crede. La più profonda depressione, il rifiuto più radicale del mondo, si genera ed è possibile nel suo alveo. Si crede anche nell’annullamento d sé, che è un atto di grande disperata volontà.
Se è un imprinting, è il più solido e universale. O non è la forma della mente? Il meccanismo della vita della mente, un altro modo di dire la sopravvivenza
O è nella natura delle cose – Jünger: “Il visibile contiene tutti i segni che conducono all’invisibile”.

Immortali – Sono le cellule dei tumori del sangue, e per questo mortali.

Iniziazione – È l’ingresso alle forme della vita non familiari. Altrettanto “naturali” che la famiglia, ma non protette dalla corazza natale: il sesso, il lavoro, il potere – si potrebbe parlarne in termini di totem e tabù, ma ormai a nessun fine, giusto per parlarne.
Si forma se c’è la predisposizione, un nucleo di fede originario – di credenze, sentimenti, intuizioni.
È necessario che avvenga con procedure buone (riconosciute, favorevoli), altrimenti una parte notevole dell’esperienza viene impedita, o cade nel rifiuto e la deiezione. I vecchi esami di maturità - le forme esoteriche di iniziazione – erano protettivi.

Lavoro – Non c’è, né si trova. Si crea: il lavoro, anche del manovale, è creazione.

Legge – Quella di Cristo è la verità. Una cosa da iniziati, per la quale bisogna cioè avere fede. Magari nei diritti umani, checché essi siano.
È in questo suo senso la forza della legge nei paesi antichi, in Cina, in Inghilterra, in Francia. Negli Usa anche, dove il Paese è recente, e la popolazione si rinnova incessantemente, ma la fede è la stessa dei Padri Fondatori. Gli altri hanno bisogno dileggi incessantemente aggiornate, sia pure in forma di costituzioni, e non sono più del manganello.

Parola – È sempre trainante. Se il dilemma dell’uovo o della gallina si applica al linguaggio, l’uovo parola viene senz’altro prima dell’uomo che la articola. Anche oggi che il linguaggio è inespressivo, non significante. È sempre nella tenaglia delle parole: la parola non significante fa l’uso non significante delle parole.
Cosa disse Materazzi a Zidane. Nulla secondo Materazzi, troppo secondo Zidane. “Ogni amplificazione del suono è una modificazione del senso”, Carl Schmitt avvertiva difendendosi a Norimberga. La parola non è l’asino che si attacca a un qualche anello, è l’asino, l’anello, e la corda o la catena.

zeulig@antiit.eu

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