mercoledì 11 marzo 2009

Secondi pensieri (23)

zeulig

Anarchico – È conservatore. Ama la tradizione come fondamento della libertà interiore, molto individualista ma un po’ gentleman, per una vita comoda e senza obblighi, piena di tempo, e buoni cibi, buoni vini, aria buona, nella natura se possibile non condivisa.

Antropologia – È forchettate di spaghetti che si arrotolano su se stessi, utile ma imbecille. Per l’imbecillità di pensare (costruire, strutturare, creare) il diverso, e sistematizzarlo con profusione di modelli e strutture, norme e regole che sono tutte eccezioni.
È imperialista ma anche liberatrice, afferma la differenza per il fatto di classificarla.

Cattolicesimo – È la religione più modernizzante, rispetto all’islam, al buddismo, al confucianesimo, alo shintoismo, all’ebraismo, è sempre stata al passo con i tempi. Ora si organizza aziendalmente: adatta liturgie e linguaggi a periodicità brevi, fa studi di marketing, pr e immagine, esibisce simboli à la page (paramenti, musiche, media. Il proprio della religione è ieratico, o deve essa, per universalizzare il messaggio, adattare il linguaggio?
Solo di Dio la chiesa parla come d’immutabile sostanza, con gli insondabili dogmi. Dall’esterno, cioè.

Classico - Ma è il culto dei morti.

Coscienza – Porta dipendenza, dal confessore, dal terapeuta, dalla chimica.

Dio – “Il potere della natura è il potere di Dio, che ha diritto di sovranità su tutte le cose” (Spinoza, “Trattato teo-politico”, cap. XVI). È così: prima della legge non c’è peccato (san Paolo), il discriminante dell’uomo. Ma “il diritto naturale dell’uomo è determinato non dalla ragione ma dal desiderio e dal potere” (Spinoza, ib.). Allora, è Dio duplice, quello della natura e quello della legge? In realtà la legge è umana. Via profeti o messia, ma è un’aspirazione umana, e si realizza come covenant. Dio è quello della natura.

Don Giovanni - È un san Sebastiano vestito. In solitudine è nudo e incerto. Non sarà affare di donne, se alla donne piace collezionare (se per le donne l’amore è curiosità)?

Donna – È stata, è, la malattia (ossessione) della civiltà della crisi, la Mitteleuropa ne era afflitta. Ha portato Freud alla continenza, mentre Otto Weininger, venticinque edizioni in breve tempo di “Sesso e carattere”, e Moebius le concedevano a stento l’umanità, e J.D.Unwin, “Sex and culture”, provava l’assunto di Weininger – lo sviluppo intellettuale legato all’astinenza sessuale in ben ottanta culture.

Eternità – Si chiude nell’arco della vita. Dopo, se c’è, non è più la stessa.

Evoluzione – Presuppone un passato e un futuro, un inizio e una fine.

Filologia – Alla fine, per quanto creativa, è un rifiuto del linguaggio. Come chi volesse riprodurre esattamente il ricamo della nonna e non ricamare. È subordinatrice al quadrato: è abdicazione al chi l’ha detto e al già detto. Ma non si può sapere mai bene che cosa sia stato detto, e quindi è scuola del sospetto – quella che produce insicurezza e non quella del giallo risolutore. Insicurezza cioè subordinazione: ai padroni dell’opinione, della disinformazione, delle trame occulte. Nel Novecento ha coperto l’ipocrisia, il linguaggio doppio che è stato il cancro di quel secolo. La scienza delle parole ha portato alla perdita di significato delle parole, e agli abissi catastrofici che al linguaggio doppio si legano.

Gergo – Si diffonde, come i dialetti, perché è un piccolo muro di cinta, segna l’esclusione: dei refoulés, gli snob, gli stupidi, gli insicuri.

Immortalità – Si rinnova e deperisce, talvolta muore, nella storia, la letteratura, la religione.

Lavoro - È la sopravvivenza. È una condanna per gli ebrei della Bibbia nomadi.

Mito - È una proiezione: all’origine vuole un io molto forte.

Moralismo - È una forma di misantropia, di narcisismo deviato: tutto è marcio non per un criterio di legge ma all’“infuori di me”.
È sempre stato la leva dell’assolutismo in politica, del giudice insindacabile dell’antipolitica. Emerge tra Cinque e Seicento con l’uso di Tacito (moralista si spera sincero e ineccepibile) contro Machiavelli, da parte di gesuiti e protestanti insieme, risolvendo la politica nel potere e stroncando per lungo tempo l’autonomia del politico (diritti di libertà, diritti di possesso, patti).

Morte - È un altro giorno, altrettanto incerto.
Aiuta a vivere.

Popolo - È il peggior nemico di se stesso. Come impiegato di sportello, sbirro, tranviere, ferroviere, portantino – l’inumanità della Usl, struttura democratica e popolare per eccellenza, soprattutto nelle cose che non costano: le lunghe file e le sale d’attesa, le informazioni, le scadenze.

Scienza - Ha dormito per duemila anni,da Euclide a Galileo. Non è esplosa dopo, semplicemente si è svegliata. E si è scoperta vuota: è passata dai postulati ai presupposti, concezioni debolissime della causalità e della verità delle cose.

Televisione - È nata piagnona perché guarda dentro le case.

zeulig@antiit.eu

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