lunedì 27 aprile 2009

La scoperta di Scerbanenco

Un’ambientazione esotica, Boston d’inverno, approssimativa come nel “Ballo in maschera”, l’opera di Somma e Verdi, ma qui negli anni 1930, con personaggi falsi pure nei nomi, un Faletti di settanta, ottant’anni fa, ma una vicenda pure persuasiva, un giallo al modo della Christie di Poirot – “indovinate chi tra i presenti?”. Una grande capacità narrativa per uno scrittore che l’editoria inflessibile ha costretto a lavura’.
Scerbanenco era di destra, e per questo non è potuto diventare il Simenon italiano, come ambiva, non a torto – fu confinato ai “femminili”. Il modello Simenon era anche lui di destra, ma era franco-belga.
Scerbanenco era famoso giallista in Francia negli anni 1950. Ora, dopo cinquant’anni. questo è possibile anche in Italia.
Giorgio Scerbanenco, La bambola cieca, Sellerio, pp. 283, € 13

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