mercoledì 29 aprile 2009

Le due dimensioni di Fruttero

Carlo Fruttero è la voce garbata del celebre duo. Lontano dallo zolfo mentale, sociale, fisico, che appestava i racconti a quattro mani con Lucentini, seppure ingentiliti dal torinese Fruttero. Da “A che punto è la notte”, per dire, macbethiano già nel titolo. Fruttero si diverte a rifare i linguaggi della testimone, la figlia, la migliore amica, la barista, la giornalista, la bidella, la carabiniera, la vecchia contessa. E a estrarre l’impensabile dalla normalità. Da linguaggi cioè che sono la televisione, in copia. Senza nervi, e senza neppure spessore. Il Fruttero letterato ambizioso della gioventù potrebbe pretendere di avere scritto il vero romanzo a due dimensioni, la flatlandia di Abbott.
Carlo Fruttero, Donne informate sui fatti, Mondadori, pp. 198, € 12

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