Si allenta la guerra di Murdoch a Berlusconi, e la ragione sarebbe una proposta di Gianni Letta: lasciare la Rai sulla piattaforma Sky. Della sfida avviata da Mediaset a Sky sulla tv in abbonamento, che ha innescato l’offensiva furibonda dei media di Murdoch contro Berlusconi, dovrebbe fare parte anche la Rai, che è in scadenza di contratto con Murdoch. L’emittente pubblica, che ritiene di avere da Sky ricavi insufficienti (50 milioni), ha minacciato di non rinnovare il contratto settennale in scadenza a fine luglio. Nell’ipotesi di creare una piattaforma nazionale con Mediaset. Di fare concorrenza cioè a Sky. Letta avrebbe suggerito di lasciare Rai su Sky. Con un canone più elevato. Col sottinteso che il gruppo Murdoch, in particolare i tg Sky e i giornali inglesi, allenti la campagna antiberlsuconiana.
La sfida con Rai-Mediaset è temutissima da Murdoch, che teme di perdere, col monopolio, anche la posizione dominante. Con effetti deleteri sulla pubblicità. La Rai ha infatti oltre un centinaio di canali sul satellite a costo praticamente zero, sui quali potrebbe costruire una concorrenza imbattibile. Mediaset da sola può essere insidiosa – propone a otto euro un abbonamento che su Sky costa 44 euro – ma non fa paura: ha un bouquet ridotto ed è quindi un second player, non un concorrente alla posizione dominante.
Sarebbe questa proposta del sottosegretario alla presidenza del consiglio all’origine del visibile allentamento nelle ultime quarantott’ore del virulento antiberlusconismo del “Times” e del telegiornale Sky. Letta, da sempre fedelissimo di Berlusconi, s’intende che si sia mosso d’accordo col suo principale, e comunque con la sua cauzione.
Sarebbe questa la “dissociazione” di Letta da Berlusconi che ha indotto i servizi britannici e i giornali di Londra a ipotizzare il suo sganciamento e l’avvio di un’operazione governo tecnico. Cui né Letta, e soprattutto non il presidente Napolitano, potrebbero a ragione avere pensato.
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