La seconda parte dell'articolo della "International Herald Tribune" del 15 giugno, "Berlusconi sfida Murdoch sulla pay-tv" (la prima è stata pubblicata ieri):
(continua)
Sky non sta ad aspettare. Come in altri mercati, per esempiola Gran Bretagna, dove la società gestisce tv a opagamento di successo, Sky scommette molto sui contenuti per mantenere la sua posizione dominante. Questo inverno ha ha preso dalla Rai, l’emittente di Stato, Rosario Fiorello, un entertainer noto per le sue imitazioni di personaggi famos, incluso Berlusconi. Ora Fiorello, che si dice sia stato pressato da Berlsuconi di restare alla Rai, ha uno show popolare che si può vedere solo su Sky.
Altri buffetti a Berlusconi sono seguiti. Ad aprile Sky ha mandato in onda un film, “Shooting Silvio”, su un uomo che sogna di uccidere il primo ministro.
Berlusconi collega l’escalation nel duello con Murdoch a una decisione del governo a dicembre di raddoppiare l’Iva su Sky al 20 per cento. “Non voglio essere cattivo, ma purtroppo col caso Iva c’è stata una rottura nei rapporti conl gruppo Sky e col gruppo Murdoch, che ha pubblicato una seerie di articoli molto critici che mi attaccavno”, ha detto Berlsuconi il mese scorso in un’intervista televisiva sul Canale 5 di Mediaset. Si riferiva apparentemente ad articoli ed editoriali nel “Times”, uno dei quali era intitolato “Cade la maschera del clown”.
Murdoch ha risposto la scorsa settimana in un’intervista con il Fox Business Network dellòa sua News Corp.. “Non controllo cosa il direttore del “Times” dice a Londra, o l’ “Economist”, che lo vanno attaccando, dicedo che è una disgrace averlo (avuto) primo miniosro ngli ultimi cinque anni”, ha detto Murdoch. Ha notato che giornali non appartenenti ala News Corp. Sono andati considerevolmente oltre, col “Paìs” spagnolo che ha pubblicato foto di Berlsuconi nella sua villa in Sardegna in compagnia di ragazze in topless.
Forse la cosa più sorprendente nello scontro tra i due è che ci abbia messo tanto a manifestarsi, dati i loro interessi contrastanti e i loro ingombranti ego.
Negli anni 1990, tra il primoe il s eco ndo governo Berlsuconi – è ora al suo terzo governo – si disse a lungo che avesse discusso la vendita di Mediaset a Murdoch, ma che i due non si accordarono sul prezzo. La creazione di Sky Italia, con la fusione di due smittenti satellitari, avvenne durante il secondo governo Berlusconi.
Sia News Corp. Che Fininvest erano azionisti del Gruppo Kirch, il conglomerato dei emdia controllato dall’imprenditore tedesco Leo Kirch, prima del suo fallimento del 2002. Ora hanno entrambi quote di Premiere, il più frande oratore di tv a pagamento in germania, anche se la quota di News Corp. È di gran lunga più grande, e la società andrà a chiamarsi Sky Deutschland. Come la Germania, l’Italia è un mercato relativamente poco sviluppato per la tv a pagamento, al confronto con la Gran Bretagna, la Francia o gli Stati Uniti. Ma è anche estrem,amemge concorrenziale: in aggiunta a Sky Italia e a Mediaset, c’è un terzo opeatyore di tv a pagamento, di proprietà svedese, di nome Dahlia.
“Il mercato italiano offre ancora un potenziale di crescita molto consistente”, dice Andrea Scrosati, n portavoce di Sky. Mediaset non ha risposto alla richiesta di un parere. Ma altri apesi europei hanno trovato difficile mantenere più di un grande operatore di tv a pagamento, e c’è stata un’ondata di consolidamenti. La concorrenza è destinata a infuocarsi, e le tensioni tra Murdoch e Berlusconi non saranno probabilmente le ultime.
“L’Italia nei prossimi anni sarà un mercato molto interessante per la televisione, pe ragioni economiche e anche politiche”, dice Augusto Preta, general manager di ITMedia Consultino a Roma.
(fine)
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