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martedì 9 giugno 2009

Ombre - 21

"Oggi", informa tenero il "Corriere della sera", oggi il giorno dopo le elezioni, la moglie di Berlusconi "dovrebbe raggiungere le amiche del cuore per un paio di giorni a Lodi, dove Floriana Mentasti ha organizzato nella sua bellissima casa di campagna un ritiro tutto "al femminile"". Sembra di sognare. Bruno Mentasti è il grossista di gas che Berlusconi propose sette anni fa a Putin come partner italiano di Gazprom, il gigante mondiale del gas, che si accingeva a prendere il cancelliere uscente Schroeder quale suo consulente per la Germania, e in Italia si stava per alleare con l'Eni, il maggior importatore di gas. E' una delle barzellette di Berlusconi "diplomatico". Mentasti sta all'Eni come un concessionario d'auto alla Fiat, ma adesso sappiamo perché: i Mentasti sono amici sororali della Sua Signora.
C'è da pensarci: non si tratterà ora di far crescere il mercato immobiliare delle ville con parco tra Macherio e Lodi, posti altrimenti piatti e malinconici?

Domenica 7 la "Gazzetta Sportiva" trascura le paginate su Mourinho per darne due mezze all'amministratore della Juventus Blanc. Il quale si ritiene una persona seria, chiamato a gestire correttamente il bilancio di un'azienda medio-grande, e dice a un certo punto: "Quante squadre con i bilanci a posto hanno vinto gli ultimi campionati?" Vuole dire, Blanc, che si fanno bilanci falsi. Ma il giornale di Mou tira via, come già la Procura di Milano, sempre buoni con i milanesi buoni, e chiede: "Avete ancora soldi da investire?" Vuole sapere quanto può chiedere?

Michelle e Carlà s'incontrano a Parigi, era destino, abbiamo la foto attesa, la foto dell'anno, e siamo deiziati, siamo felici, noi una certa Italia, quella dei belli-e-buoni, delle persone civili. Mentre i mariti, che sono quelli che contano, litigano su tutto e, fuori dal gobbo tv, si disprezzano. A noi ci avvince la bellezza. Con fregnonismo.

La crisi americana vede la fine, si legge nei giornali, i disoccupati a maggio sono aumentati di sole 350 mila unità. Che in un anno fanno oltre quattro milioni. Quanti devono essere i nuovi disoccupati perché la crisi sia grave? Certo, nei dodici mesi precedenti i nuovi disoccupati sono stati sei milioni. Ma sei e quattro in due anni fanno dieci milioni di disoccupati. Che dicono che non c'è più produzione, e fanno crollare con i consumi ogni prospettiva di ripresa della produzione stessa. Ma c'è la voglia di dire la crisi conclusa, è questa la Grande Differenza della crisi del 2008 rispetto a quella del 1929: la forza della pubblicità, la voglia di convincere - la pubblicità in senso stretto, quella che fa prosperare i media.
Questo significa anche chi ci ha portato alla crisi ancora fa l’opinione.

Singolari cronache, il 4 giugno, dei maggiori quotidiani sugli arresti operati a Napoli il giorno prima per i rifiuti: benché lunghe, due e tre pagine di giornale, non si capisce niente. Non c’è la camorra di mezzo, non ci sono appalti, non ci sono veleni. Ma ci sono molte intercettazioni, che non dicono nulla. E diciassette arresti.
L’unica cosa che si capisce è che la Procura napoletana vuol essere protagonista, ancora, sempre, dei rifiuti. Cosa si fa, pur di non lavorare.

Beneficati da Berlusconi, l’unico che li abbia nominati a qualcosa – la commissione europea – e li abbia sostenuti e valorizzati, Emma Bonino e il professor Monti non perdono occasione per attaccarlo. Anche dove meriterebbe sostegno: un ruolo per il Parlamento europeo, un minimo di equanimità a Bruxelles. Come già Montanelli, e ora Guzzanti: i benpensanti sempre diventano nemici di Berlusconi, compresi quelli che ne hanno avuto molto, e anzi tutto – Montanelli era un fuoriuscito dal “Corriere”, cacciato dagli stessi cui venti anni dopo darà man forte contro Berlusconi.
A prima vista è un caso della magnanimità che è sempre pericolosa: genera ingratitudine. O è il caso di chi, volendo piacere troppo, ai giovani, ai cantanti, alla moglie, ai figli, ai politici che non osano dichiararsi, dispiace.

Claudio Magris lamenta sul “Corriere” lunedì 1 giugno che non c’è attenzione per l’Europa: “Pochi pensano realmente con passione all’Europa, come invece pensavano e sentivano i suoi padri fondatori”. Padri, fondatori, che scrittura è questa, ma pazienza, sui giornali può capitare. Ma poi Magris esemplifica: “In un articolo uscito l’1.5.2009 sul “Piccolo”, Ferdinando Camon riportava, ad esempio, alcune dichiarazioni che il ministro Brunetta avrebbe rilasciato a una Miss Veneto poi non ammessa fra le candidate al Parlamento”. Ad esempio, non ammessa dal ministro Brunetta? Che avrebbe fatto “dichiarazioni” alla Miss a che fine, pedagogico, giornalistico, di avance? Ahi Magris, che retorica persuasiva – un mito?
Brunetta che è un federalista, uno dei pochi italiani che hanno frequentato l’Europarlamento, per due e forse tre legislature, al cui miglioramento ha dedicato alcuni libri. Magris che non è un trinariciuto qualsiasi, odiatore dei socialisti, ma uno scrittore sensibile. E dunque è vero, il fascismo di sinistra esiste – di cui, com’è noto, non ci sono professi, nessuno è mai stato fascista.

Un fotografo di una certa età, non più spericolato, un fotografo di provincia di cui non abbiamo saputo finora nulla, fotografa da anni Berlusconi da tutti i pizzi nei suoi feudi in Sardegna. Con teleobiettivi grandi come un bazooka, più di un kalashnikov. E se invece di un pesante teleobiettivo avesse tirato fuori proprio un leggero elegante kalashnikov?
O i servizi di sicurezza lo hanno controllato prima?

Erano tituli fino a ieri le epigrafi, preziose testimonianze di fatti, idee e persone incise nella pietra. Oggi sono i titoli nella lingua di Mou. C'è stata un'invasione dei barbari?

1 commento:

antonella zatti ha detto...

Segnalo, sperando di fare cosa gradita, un post su Claudio Magris:

http://khayyamsblog.blogspot.com/2009/06/in-viaggio-nella-parola-con-claudio.html

Antonella Zatti