Contiene, oltre ai noti "Amour Dure", "Un cassettone matrimoniale", "Una voce incantata", tre racconti non tradotti: "Prince Alberic and the Snake Lady", "The legend of Madame Krasinska" e il testo che dà il titolo al libro. Forte, la rielaborazione più originale del Don Giovanni: in un patto con la Bellezza (la Vergine delle sette spade), don Giovanni impegna, e quindi perde, l’inestinguibile lussuria. "Prince Alberic", con una locazione per una volta indefinita, sembra riferirsi a Massa, per una serie di indizi: il palazzo ducale è rosso, contiene una grottesca, ha tappezzerie francesi, con paesaggi tra montagna e mare, come il ducato, e un castello diruto delle Acque Frizzanti, vicino alla città di Luna, da cui la dinastia prende il nome, con terrazze coperte da pergole e viti tutt'attorno.Si riferisce ad Alberico I Cibo Malaspina, che, pur non vivendo la vita e gli amori del titolo, ha costruito e gestito il suo ducato, a metà Seicento, gli anni del racconto, con criteri dichiaratamente esoterici - l'esoterismo "normale", che è dell'esistenza, la chiave del fascino della scrittrice.
Vernon Lee, The Virgin of the Seven Daggers, Penguin, pp.230, £ 7,99
mercoledì 29 luglio 2009
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