General Motors si tiene Opel. Ora che il gruppo è fuori dall’amministrazione controllata, e il mercato europeo mostra segni di ripresa, la vendita farsa che questo sito spiegava il 28 maggio non ha più ragione di continuare. Se non per le settimane che servono ad Angela Merkel a vincere le elezioni, avendo salvato il secondo manifattore nazionale di auto, e a metterci dentro ancora qualche miliardo.
L’esito è anche giusto: che sarebbe Gm senza il mercato europeo? E irrilevante. Non fosse per il provincialismo che sempre alligna a Torino. Marchionne per la verità s’è defilato, deve avere capito di che si trattava già a maggio, alla cosidetta asta, con inverosimili concorrenti russi e canadesi - per il secondo o terzo maggiore gruppo automobilistico europeo. Ma Montezemolo e i suoi non ci risparmiano ogni giorno la loro disponibilità a comprare Opel.
Questo pone anche il quesito se Marchionne a Torino non sia uccello raro. Un’eccezione, e forse un caso.
Si dicono le peggiori porcate dell’Avvocato Agnelli, a opera dei legali della figlia e della figlia - unica, più o meno, prediletta. Nessuno che dica che la figlia è quella che è. O almeno che testimoni che l’Avvocato, che tanti ha beneficato, non era un ladro e un evasore fiscale. Montezemolo, Galateri, un ex manager qualsiasi della Fiat o di Ifil, un ex direttore del “Corriere”? Il nipote John Elkann, a cui ha lasciato tutto?
Calano tutti i consumi, aumentano le spese per il telefonino. L’italiano dunque è un ansioso, che digita in continuazione per sapere chi lo ha o non lo ha chiamato. E un chiacchierone, del genere diarroico: uno che spende per dire l sue minute occorrenze.
Non si gioca più da tempo al totocalcio, dove ci sono sempre molti vincitori. E sempre meno alle Lotterie, che anch’esse hanno vincitori sicuri. Si gioca al Gratta e Vinci e al Superenalotto, dove qualcuno di tanto in tanto vince, ora addirittura una cifra stratosferica. Cioè si gioca per giocare, non più per bisogno.
Fuochi d’artificio in Borsa su M&C. Cioè sul nulla. Non fosse la sigla una creazione di Carlo De Benedetti, di cui è l’ultimo (?) marchingegno finanziario. Come già la Cartiera d’Ascoli, Cdb WebTech, e altre scatole vuote. Quale sarà il segreto per cui quest’uomo poi fa la morale alla politica e all’economia dell’Italia? Osannato dagli stessi - su tutti Scalfari, ma s’immaginano dietro di lui tanti convinti investitori - cui ha preso tutto.
Don Gelmini festeggia Ferragosto nell’Aspromonte, terra come si sa di banditi e latitanti. Ma non si nasconde, anzi convoca i giornalisti per dire: “Hanno cercato di farmi del male perché spno vicino a Berlusconi”. E magari è vero. Il prete è accusato di pedofilia, ma da gente un po’ adulta, e come è normale nel suo ambiente un po’ bugiarda.
Su uno stock di 280 mila libri in inglese a prezzi dimezzati, una libreria online ha 70 mila titoli di biografie e autobiografie. Il genere dunque più venduto, dopo il religioso: i padri pellegrini amano confessarsi.
La Corte di Cassazione stabilisce che un marito islamico non ha diritto di picchiare la moglie perché “la fede islamica, ove pure non sancisca la aprità dei sessi nel rapporto coniugale, tuttavia non autorizza i maltrattamenti da parte del marito”. La Corte di Cassazione italiana, non quella di Timbuctù. Non perché la legge italiana non autorizza i maltrattamenti, ma per l’autorità della “fede islamica”.
Un giudice di Cassazione è pagato come un deputato, ma non è amovibile.
A Reggio Calabria il congresso del partito Democratico si prepara tra il segretario del partito Strangio e il Democratico Riformista (franceschiniano?) Naccari con accuse reciproche di arricchimento illecito. Naccari accusa Strangio di circolare in Jaguar, che è vero, Strangio accusa Naccari di girare per la città in “Suv superaccessoriato” Bmw X5, che è vero.
Le scuderie inglesi dicono no alla Ferrari per schierare Schumacher al posto di Massa, dopo il terribile incidente di quest’ultimo. È questo lo spirito sportivo inglese, la perfidia. Non è una novità, e forse per questo i perfidi giornali italiani omettono di segnalarla.
Come al solito, le scuderie inglesi dicono che la colpa è della Ferrari, che non avrebbe consentito a una di loro di schierare un terzo pilota. Trascurando di dire che non c’era stato nessun incidente ai piloti titolari.
Per il “Corriere della sera” Maria Teresa Meli, giornalista in bicicletta, intervista seduta Emiliano. Il sindaco di Bari, magistrato, che ha vinto la conferma con l’aiuto determinante del procuratore Scelsi, suo collega, dice che i magistrati della Dda (lo stesso Scelsi, n.d.r.) non sono competenti in materia di sanità. Sì, evidentemente, in materia di buoncostume, che gli ha valso infine la riconferma.
Per la verità, il “Corriere” premette che Emiliano è stato “rieletto alla grande per la seconda volta (per farla breve, uno dei pochi del centrosinistra che alle ultime elezioni ha vinto)”. Mentre invece è stato costretto al ballottaggio, e lo ha vinto solo in grazia della D’Addario, che Scelsi aveva in serbo.
Lo stesso Emiliano, beneficiato da D’Alema, che gli ha rifatto la città in cinque anni, anche se ciò malgrado lui stava per perdere la conferma alle elezioni, si lamenta che ci sono troppi dalemiani in giro per la Puglia. Si può dire tutto, anche al maggior giornale italiano, coscienza della nazione. Del resto, lo stesso (ex) patrono di Emiliano pare si compiaccia di far sapere che lui va in barca con il comandante della Finanza Poletti, che è anche il numero due dei servizi segreti. Come a dire: stateve accuorti!
mercoledì 19 agosto 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento