Ci fu un momento dopo la guerra in cui Milano, il “mortorio mosciano” della poetessa Giulia Niccolai, fu teatro di piccanti storie gialle, noir e di spionaggio, con Scerbanenco, e con gli inglesi Ambler e Hadley Chase, che già all’epoca conoscevano e leggevano Scerbanenco. Questa è particolarmente realista del sottobosco urbano, e del borghesismo dei laghi. Con un generale pazzo americano che da solo vale la lettura.
James Hadley Chase, Inutile prudenza
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