Questo Bradbury è un Super Campanile, uno che si crede – creduto. E viaggia a Parigi con l’autista - seppure continuando a situare i Medici a Venezia. Ricordato da tutti i fidanzati, boy friend e amanti delle figlie, che con lui mantengono i rapporti, uomo oltre che autore felice. L’appendice a “Tangerine”, intitolata “Metafore, la colazione dei campioni”, ne è la prova. Fuor di metafora.
È vero che la letteratura è i suoi critici. Compresi gli editori e gli apparati industriali. "One more for the Road" che dà il titolo originale alla raccolta di "Tangerine", è anche un racconto ermeneutico, se il genere esiste o è da creare, quindi unico, "il primo e più lungo romanzo interstatale". Prima e più di "Sulla strada" naturalmente.
Ray Bradbury, Tangerine
Ray Bradbury, Paese d’ottobre
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