È tutta un paradosso la civiltà romana in Rosenberg, “Democrazia e lotta di classe nell’antichità”, e tuttavia persuasiva, perfino evidente. Rosenberg, protagonista di questa narrazione del filologo classico Canfora, che vi si conferma il miglior narratore degli anni 1990, è l’antichista tedesco degli anni di Hitler, mezzo comunista e mezzo anticomunista. Le “novità”:
- schiavi: non erano poi tanti - solo in Sicilia erano in soprannumero (p.87)
- Omero, poeta degli aristocratici (99)
- teatro: gratuito per grandi masse – il teatro greco ne fu influenzato (124)
- democrazia: governo della maggioranza dei più poveri – altrimenti decide il ceto medio (126)
- imperatori: presidenti a vita (176)
- decentramento: massimo in ogni zona dell’impero, senza polizie (179)
- sociale: in tutte le zone dell’impero spese pubbliche per tutti (178)
- latifondo: è diffusissimo ma non malvisto dai contadini (p.183)
Luciano Canfora, Il comunista senza partito
venerdì 25 settembre 2009
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