La poetessa del corpo e dell’amore ha una forte vena religiosa – non si capisce perché venga candidata al Nobel… “Paura di Dio” è la sua seconda raccolta, del 1955, “Tu sei Pietro” la quarta, nel 1962. Da ultimo, in felice rapporto con mons. Gianfranco Ravasi, ha pubblicato raccolte importanti dedicate a Maria e alla Croce. Anche qui c’è Pietro, con gli altri personaggi del Vangelo: Alda Merini si cimenta in versi in una sorta di auto sacramental, una pièce orchestrata con i Vangeli della Passione. Ma per una volta, nella sua poesia sempre appassionata, con calcolo ordinatorio più che con partecipazione.
Il contrasto teatrale è ben organizzato. Tutti hanno una ragione. Pietro: “Tu non sai sorridere”. Pilato: “Quanta malinconia non danno i profeti… Quanti dubbi sulla verità”. Giuda: “Non avevi un vizio. Ma cos’è un uomo che non ha un vizio?”. Ma senza ispirazione. Come se il compito da svolgere inaridisse quell’immaginazione sempre fertile che hanno fatto della Merini il poeta dell’epoca.
Alda Merini, Cantico dei Vangeli, Frassinelli, pp.117, €14
domenica 25 ottobre 2009
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