giovedì 15 ottobre 2009

"Repubblica" all'ultimo respiro

Tregua oggi nell’assalto di Scalfari a Ferruccio de Bortoli, ma la battaglia non finisce alla prima schermaglia, il direttore del “Corriere della sera” ne è convinto e l’ex direttore di “Repubblica” pure. Anche se l’esito è aperto, e potrebbe essere letale per il quotidiano romano: nessuno si è mai salvato dalla durezza di Scalfari, ma questa volta, si dice, è diverso. Si spiega anche così la strana inversione di ruoli: che Scalfari attacchi il “Corriere”, che dopotutto sta dalla sua parte politica, mentre Berlusconi, accusando il giornale di lesa maestà, in realtà lo difenda.
Scalfari ha sempre amato giganteggiare sulle spalle di avversari poderosi, Cefis, Craxi, Berlusconi. Il direttore del “Corriere della sera” non è della stessa pasta, anzi ne rifugge, nella polemica più volte ha voluto sottolineare la sua onestà, e tuttavia non è una vittima facile. Scalfari può pure contare nella proprietà del “Corriere” alleati ligi, Della Valle, Bazoli, Merloni, ma non gli sarà facile questa volta perché non si tratta di affossare de Bortoli, ma di rilanciare “Repubblica” sulle spalle del “Corriere della sera”. Nessuno dubita a Milano che questa sia la partita.
Il giudizio, dentro e fuori il “Corriere”, è anzi sferzante: “Repubblica” è un guscio vuoto, in tutte le sezioni, con una redazione demoralizzata, decimata per la terza volta in cinque anni, in calo irresistibile di lettori e di readership, tale che, non fosse per Berlusconi, non avrebbe più alcun prestigio – certo è difficile fare sessanta pagine ogni giorno con un fotografo sardo, anche se si muove come un ninja tra i paradisi fiscali, e una escort pugliese. Ma per questo si ritiene che l’assalto di Scalfari sarà tanto più velenoso e ultimativo: ha creato un grande giornale e se lo ritrova inerte. De Bortoli, che nell’ultima replica ha sollevato l’argomento “pubblicizzazione” di “Repubblica”, decisa a favore esclusivo di De Benedetti, ha sorvolato sulle reale natura dell’operazione, come i lettori di questo sito sanno, ma potrebbe costringersi a fare uso anche lui del curaro.

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