È un po’ un film della nostalgia. Si rivede in India, con molti attori, con molti mezzi, in diecimila immagini invece di mille, il vecchio “Sciuscià” e il contemporaneo “Gomorra” insieme. Una capacità d’invenzione e progettazione che l’Italia ha avuto e mantiene malgrado la politica, manteneresi nel mainstream e anzi ispirarlo.
È una fiaba, sotto l’insolita truculenza. Un’incongrua miscela che ha una ragione “tecnica”, di cineasti che rifanno il cinema più che la sceneggiatura, ciò che più li ha attratti al cinema.
Danny Boyle, The Millionaire
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