C’è più di un motivo di raccapriccio nella celebrazione di Craxi a destra. Dalla destra ex neofascista: il “Secolo” con un numero speciale domenica, e la fondazione FareFuturo di Fini. Cui si aggiunge la figlia di Craxi, che ha fatto ieri una lunga intervista sul “Corriere” per spiegare come Craxi ovunque mettesse fiori ai fascisti, a Mussolini, ai militi ignoti repubblichini. Un motivo è che non solo i comunisti, anche i socialisti si ritrovano nel fascismo, i socialisti di Craxi. Un altro motivo è che non c’è nulla di tutto questo, si tenta solo, anche da destra, di sfruttare una possibile riabilitazione di Craxi, dopo averlo aggredito nei processi e fuori dei processi. Il terzo motivo è che nessuno vuol fare quello che Craxi voleva fare e, in parte, fece.
Se Craxi ha un merito storico è quello della governabilità. Della stabilità della funzione di governo. Il governo eletto che è l’unica garanzia della democrazia, specie in una paese a scarso pluralismo politico e sociale alla periferia, e a consolidata egemonia dei gruppi di potere. Riuscì così a governare stabilmente per quattro anni, abbattendo l’inflazione dal 20 al 3 per cento, e vincendo perfino un referendum per l’abolizione della scala mobile, contro la mobilitazione del Pci e il sabotaggio di mezza Dc. Ma fu sempre l’uomo del 20 per cento contro l’80, e non ebbe mai buona stampa.
Oltre che denigrata per settarismo, la governabilità fu allora confusa, per ignoranza, con il decisionismo di Carl Schmitt, e insomma col fascismo. Craxi era “fascista” già all’epoca, ma non piaceva ai fascisti, che anzi lo vedevano come il fumo egli occhi e quando poterono gli buttarono addosso le monetine. Ora Fini si richiama a lui, che fa dello sfascio la sua unica arma politica.
Fini non poté tradire il governo nel 1994 perché Bossi fu più lesto di lui. Poi il traditore Bossi, dopo una serie di batoste, s'è messo a fare il cagnolino buono, ed ecco Fini. Ha impedito al governo del 2001 di governare con mille pretesti: sponsorizzando Fazio, cacciando Tremonti, imponendo una legge anti-immigrati che ha indisposto tre quarti d’Italia, quella che ha anziani o ha bambini, e ha boicottato la vendita degli immobili pubblici per favorire i sottufficiali dell’aeronautica. Il governo del 2008 ha già tentato di abbatterlo un paio di volte, con le minorenni prima, poi con Spatuzza. Ora fa lezioni di democrazia.
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