C’è una corrente D’Alema contro Bersani? O ci sono due servizi d’investigazione e informazione in contrasto, uno a favore e uno contro D’Alema-Bersani? D’informazione dei giornali, insomma di scandalismo politico. Perché D’Alema è ritenuto ed è lo sponsor di Bersani. Ma le due intercettazioni date ieri ai giornali sembrano mettere in dubbio la cosa. O, appunto, lasciano ipotizzare due servizi in concorrenza.
Una intercettazione è quella in cui Vendola esprime incredulità per la mancata nomina a primario del chirurgo barese Logroscino, che viene da Harvard, dove è professore. L’altra intercettazione è quella di due medici bolognesi che, parlando con interlocutori calabresi, dicono tra l’altro che il professor Marino non sarà primario a Bologna, essendosi candidato contro Bersani. Questa indiscrezione ha veramente un padre, il Procuratore di Crotone Pierpaolo Bruni. Il quale, non avendo nulla da fare, la Calabria è ormai come la Svizzera, non ha più criminali, si è rilette le lunghe intercettazioni e ha scoperto in queste due telefonate elementi “apprezzabili”, ha detto, sotto il profilo penale. A carico dei medici? Di Bersani? Dei calabresi che importunano i primari di Bologna?
Si potrebbe ritenere il giudice parte di una sua corrente anti D’Alema-Bersani. Facendo così salva l’unità dei servizi d’intercettazione e informazione. Ma anche in questo caso la statura di statista di D’Alema esce diminuita: chi controlla le intercettazioni? Quella di Bari, dove si registra la mancata nomina di un luminare per bieche manovre politiche, viene fatta valere a carico del luminare stesso. Quella di Bologna, dove si produce analoga situazione, viene invece fatta valere a carico della politica.
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