Pubblicate da Scholem ad arricchimento della vicenda e la personalità di Walter Benjamin, queste lettere sono invece utili per la comprensione di Israele, della rinascita ebraica. La loro novità è come e perché uno come Benjamin (o A.Zweig, o Else Laser-Schuler), colto, europeo, non poteva vivere in Palestina. “La problematicità di un rinnovamento che appare soprattutto come decadenza linguistica e hybris”: declino, disperazione, depressione sono alla fine del Ritorno – più dell’esilio a Parigi e dello spossessamento politico, di Benjamin come di Joseph Roth o Hannah Arendt. Del Ritorno come nuovo Esilio. È il dilemma dell’identità, con cui gli ebrei si sono confrontati dopo il sionismo, poi realizzatosi in Israele. Attenuato (fading) dal culto dell’Olocausto e alla rinascita della cultura ebraica, ma non dissolto.
W.Benjamin-G.Scholem, Teologia e utopia
domenica 24 gennaio 2010
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