Chi ha ancora passione per queste notizie, resta sbalordito da quanto succede a Trani, e al Csm a difesa di Trani. Su iniziativa dell'onorevole avvocato napoletano Vincenzo Siniscalchi. Al Csm che fa capo al presidente della Repubblica Napolitano, e al suo vice Mancino, altro illustre campano. A parte il fatto che sarebbe utile non avere tanti napoletani al vertice del Csm, ci sono altre scuole di diritto in Italia. Mentre si preparano ricorsi alla napoletanissima Consulta. Senza vergogna, si diceva una volta, ma Napoli che è una cultura metropolitana se ne fotte.
Ci eravamo divertiti col giudice Woodcok, brillante e flamboyant, che su una vecchia Norton come il "Che" da Potenza faceva l'angelo vendicatore del Sud. Accusando l’erede Savoia di commerciare videopoker. Intercettandolo anche a letto, con una battona non di suo gradimento. Ci eravamo smarriti quando un giudice De Marinis, o De Magistris, figlio di giudici, nipote di giudici, non massoni?, aveva messo Prodi a capo di una loggia massonica, a San Marino, che controllava Catanzaro. Sono napoletani, come Woodcok e il De di Catanzaro, i giudici di Trani? E chi comanda la Guardia di finanza di Bari? È importante saperlo perché allora bisognerebbe cominciare a organizzarsi.
mercoledì 17 marzo 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento