Hanno atteso il deposito a Napoli delle intercettazioni sbobinate da Moggi e hanno deciso subito per il no. I club milanesi e il fedele Abete hanno deciso che non ci sarà una Calciopoli 2: niente sanzioni supplementari al Milan, e niente revoca dello scudetto assegnato all’Inter dagli interisti Rossi e Borrelli. Solo Collina lascerà l’incarico (lo lascerà lui, spintaneamente), alleggerendo così di fatto la posizione di Meani e Galliani.
Il timore delle milanesi, e del fido Abete, era che i tecnici di Moggi avessero intercettato altre conversazioni compromettenti. Soprattutto in merito alle borse e ai regali per gli arbitri e i designatori di cui nelle conversaszioni già sbobinate. Ma così non è stato. Né la Procura di Napoli e nessun’altra Procura ha chiesto di andare e vederci chiaro nei regali e nelle borse. Si è deciso a questo punto che il pericolo è scampato, e che non valeva la pena riaprire un processo federale che non avrebbe potuto non avere qualche esito non positivo per le milanesi.
Ufficialmente, si dice, l’inchiesta non è chiusa. Ma in realtà l’inchiesta non è stata aperta, e solo per questo non si può chiudere. C’era un preallarme per la Procura federale della Figc che Abete ha di fatto lasciato cadere. I cronisti sportivi legati alla Federazione ne hanno avuto immediato preallarme nella stessa giornata di martedì.
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