Curiosa riproposta costante in edizione economica a larga diffusione per di un librone, un libraccio, che mette in evidenza soprattutto limiti e insensibilità. Orda d’oro sarebbero i nuovi mongoli del Sessantotto. Legati ai terroristi del '77, di cui sono esattamente l'opposto.
Il Sessantotto l’ha fatto proprio la destra, nel senso che lo vive anche se non lo teorizza, se lo gode. A sinistra resta un teorizzare sterile, privo di fantasia o d’intelligenza. Cattivo anche, sotto la pretesa critica. Per la cattiva coscienza del '77, movimento di mostri. Senza essere autocritico.
Posto che i giovani della Universale Feltrinelli lo leggano in massa, che ne ricavano? Giusto deprimersi. Uno sogna invano Balestrini che, sempre più bello, magari nudo, esce in piazza e grida: “Sono stato un cazzone, scusatemi, mi divertivo”, o qualcosa del genere, no, lui è uno per bene.
Balestrini-Moroni, L’orda d’oro, Feltrinelli, pp.688, € 15,50
martedì 13 aprile 2010
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